Il gruppo si è unito a Modena nella primavera del 2003, originariamente nella formazione di trio. Luca Cacciatore, Paolo Bedini e Lucio Forghieri, provenienti da esperienze e collaborazioni comuni sulla musica etnica e legati da una profonda passione per la cultura spagnola e medio orientale, cercarono di dare a quest’ultima un’espressione musicale rappresentata già dal nome stesso del gruppo. ZAMBRA MORA infatti significa letteralmente "camera araba" e al tempo stesso è il nome di un preciso stile del Flamenco caratterizzato da una forte influenza Orientale. Si tratta quindi di un nome che ben si adatta a rappresentare un progetto di occidentali sulla musica d'Oriente. Nel settembre dello stesso anno, il gruppo venne completato dall’inserimento del contrabbassista Andrea Moretti, che per doti musicali ed umane funse da collante per il giovane trio, stabilizzando la formazione a quartetto.
Inizialmente la ricerca del gruppo mosse i suoi passi dalla MUSICA ARABA, in particolare lo stile arabo-andaluz, dal FLAMENCO, vissuto nei suoi stili più semplici e fruibili come i tangos e le rumbe, dalla MUSICA EBRAICA, in particolare il klezmer e dallo SWING MANOUCHE del primo Django Reinhardt, proponendo sia una rilettura di brani tradizionali di questi stili che composizioni originali ad essi ispirati. Il gruppo vanta diverse esperienze dal vivo, sia a livello Nazionale che Internazionale (Francia, Belgio, Turchia, Macedonia, Ungheria, Croazia, Bulgaria), collabora regolarmente con alcuni Comuni e Teatri italiani per eventi culturali, manifestazioni e fiere. E’ molto apprezzato anche per cerimonie e matrimoni. Diverse anche le partecipazioni ad importanti Festival Buskers in Italia e all’ estero.
Nel settembre del 2007 il gruppo è stato impreziosito dall’inserimento stabile del violinista bosniaco Mario Sehtl, un ottimo strumentista la cui versatilità e approfondita conoscenza della propria tradizione musicale di origine ha dato un notevole contributo alla ricerca del gruppo sulla musica BALCANICA e ZINGARA. Quest’ultima infatti è la direzione musicale intrapresa dal quintetto dal 2007 a oggi, sostenuta e rafforzata dalle numerose trasferte nei Balcani , le quali sono state vere e proprie occasioni di confronto con i musicisti locali, di reperimento di materiali e fonte di ispirazione. In questo senso particolare gratitudine si deve alle città di Skopjie ed Istanbul, unite da una vivace e reciproca relazione culturale e musicale, che li hanno accolti con grande entusiasmo e con le quali hanno tutt’oggi uno speciale rapporto di lavoro e di scambio culturale.
Importante l ‘entrata nel febbraio del 2011 del batterista Igino Caselgrandi, la cui sensibilità, dedizione e padronanza del proprio strumento si sono iscritte perfettamente nella suddetta ricerca musicale, fortificandola e andando a garantire quella" marcia ritmica in più" tipica delle orchestre balcaniche. Nel 2014, dopo numerose collaborazioni diventa parte stabile del gruppo il bassista napoletano Gianluca Lione grande appassionato e virtuoso del suo strumento, il basso elettrico. Alternando ad un accompagnamento sempre vivo e serrato suggestive esplosioni solistiche ,la sua entrata ha garantito alla ricerca musicale del gruppo quella ventata di modernità tipica delle attuali formazioni orientali.
Dopo il primo CD autoprodotto nel 2004 HUMUS & FRUIT, nel settembre 2005 la FONDAZIONE CENTRO STUDI CAMPOSTRINI di VERONA ha pubblicato il concerto svoltosi presso la Fondazione nel Luglio dello stesso anno e lo ha distribuito all’interno della COLLANA MUSICALE ANTICHI STRUMENTI IN CONCERTO. Nel maggio 2006 è stato poi pubblicato il primo CD originale JUDAH’S TREE prodotto e distribuito da ETHNOWORLD MUSIC SPA di Milano (www.ethnoworldmusic.com). Nel 2009 esce il primo CD dopo l'inserimento del violino di Sehtl, KOTAS FREE, nella primavera del 2013 viene pubblicato SARAJ, l'ultimo lavoro con alla batteria Igino Luigi Caselgrandi.